Dalla pellicola a fotografo social media, NON è stato un attimo!
Mi chiamo Flavio Chiesa, sono un fotografo social media che nei suoi sessanta anni di età ha avuto l’occasione di toccare con mano gli attrezzi dell’arte fotografica nel vero senso della parola.
Erano gli anni 70 quando per la prima volta entrai in un laboratorio fotografico e iniziai a sviluppare pellicole, quegli scuri nastroni di triacetato di cellulosa. Ancora adesso se lascio vagare la mia mente nei ricordi è come se sentissi ancora l’odore del nitrato d’argento e delle pellicole appena sviluppate.
All’epoca occuparsi di fotografia aveva un suo perché, ogni scatto richiedeva la progettazione di un lavoro certosino, un’esperienza indescrivibile ai tempi odierni. Ma le mode si evolvono e non possiamo rimanere ancorati ai ricordi.
Quando nel nuovo millennio gli sviluppi del mondo digitale hanno stravolto il modo di scattare e conservare le fotografie si è pensato che forse il viaggio della centenaria intuizione di Joseph Nicéphore Niépce, iniziato nel 1826, avrebbe ormai raggiunto il capolinea.
L’arrivo dei social network
Era il 2008 quando in Italia si assistette all’arrivo del primo social network
Un’invenzione di Mark Zuckerberg, giovane statunitense e smanettone informatico.
Mark è stato colui che ha dato il via alla nascita di una comunità di utenti costantemente connessi tra di loro e legati da un forte desiderio di condividere la loro quotidianità. Il mondo da allora è cambiato totalmente.
La rapida diffusione dell’uso dei social media è stata spaventosa. Basti pensare che ad oggi circa due miliardi di utenti sono attivi giornalmente solo su Facebook.
I social media, se all’inizio sembravano un piccolo passa tempo per i giovani e nulla di più, in pochi anni sono diventati degli indispensabili strumenti di marketing per le aziende. La realizzazione di una qualsiasi campagna pubblicitaria non poteva tenere fuori dai piani la necessità delle imprese di comunicare e raccontarsi sfruttando la potenza virale dei social.
La nascita del fotografo social media
Fu proprio in quel momento che ho intuito un nuovo bisogno delle aziende, e che solo la fotografia poteva soddisfare. Ho percepito sin da subito che un’azienda aveva la necessità di un professionista in grado di creare contenuti “solo per i social media” e che fosse in grado di persuadere gli utenti. Oggi questa figura ha un nome ed è: fotografo social media.
Solo un tale professionista avrebbe potuto adeguarsi alla costante fame di contenuti dei social media. Basti pensare al fatto che alcune aziende investono migliaia di euro solo per condividere delle Social Stories visibili solo per ventiquattro ore. Consapevoli del fatto che in quelle ore la visibilità e le interazioni raggiungono livelli altissimi.
Raccontare la propria azienda sui social oggi, significa realizzare contenuti autentici e virali che catturano subito l’attenzione dei followers.
Da questo momento in poi decisi di affrontare un nuovo viaggio professionale
Nel 2014 realizzavo per un’azienda che costruisce magazzini di logistica circa 50 sevizi fotografici l’anno. I miei contenuti fotografici dovevano essere pensati per la divulgazione social, ma a distanza di due tre anni capì che le fotografie per questo utilizzo nei canali social stavano diventando ripetitive, perdevano l’autenticità e la ricercatezza, elementi tipici della vera arte fotografica.
Perché?
Quando consegnavo i miei scatti ai responsabili della comunicazione, mi rendevo conto che in realtà le mie immagini erano diventate ripetitive.
Il mio senso critico mi indirizzava a riflettere sul mio stile, i miei lavori erano spesso uguali e chi osservava le foto avvertiva la percezione che si trattava di situazioni già fotografate. Prodotti e spazi aziendali fotografati sempre allo stesso modo e con uno stile già visto, le mie immagini non potevano attirare l’attenzione delle persone se continuavo a fare sempre le stesse cose e a pensare i miei lavori allo stesso modo.
Da quel momento in poi ho compreso che non potevo continuare a fare scatti che non generavano interazioni in rete, avevo deciso di diventare un fotografo social media e dovevo impegnarmi a ad attrarre più persone on line con i miei scatti.
Dovevo pensare a una comunicazione che potesse osare e andare oltre gli orizzonti della tecnica, dovevo continuare ad allenarmi a ricercare il dettaglio nella semplicità. D’altronde se l’imprenditore mi pagava per occuparmi di questo dovevo impegnarmi a compiere egregiamente la mia missione.
Come realizzare nuovi contenuti
Ho pensato quindi che oltre alle foto bisognava aggiungere elementi nuovi durante la progettazione dei contenuti per i social. Pensai quindi che l’impiego di un drone mi avrebbe aiutato a fare delle riprese dall’alto e a progettare dei video panoramici all’interno degli spazi aziendali, ma non solo il drone, fotografie da prospettive differenti, video a 360
Il mio è stato un lavoro che è piaciuto molto ai clienti. Infatti, da molti anni sto portando avanti una stretta collaborazione con il reparto comunicazione di Eng2k azienda leader nazionale nella costruzione di magazzini destinati alla logistica. I miei video, le foto, i timelapse raccontano l’ambiente aziendale a 360 gradi e riesco a riprendere tutto ciò che secondo i professionisti della comunicazione è utile per creare interesse dei followers sui social.
Grazie allo studio, alla progettazione del lavoro e all’impiego di nuovi strumenti oggi posso tarare il mio lavoro secondo quelle che sono le disposizioni aziendali e le esigenze comunicative.
Svolgere il lavoro di un fotografo social media significa conoscere al meglio il brand identity dell’azienda per la quale si lavora e seguire uno stile comunicativo adeguato. Lo scopo di queste attività è riuscire a produrre dei contenuti utili a chi gestisce la comunicazione e il marketing sui social media.
E tu?
Se pensi che anche la tua azienda abbia bisogno di contenuti video e fotografici da promuovere all’interno dei sociali media non devi fare altro che metterti in contatto con me.
Puoi chiamarmi al num: +39 392 0692326
scrivermi una e-mail a: info@flaviochiesa.it
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